Ecco alcuni dati che possono essere utili a prendere una decisione in tema di intelligenza artificiale
Le stime dell’impatto sull’economia USA
Un’analisi pubblicata nell’aprile del 2023 dalla rivista americana online “Forbes Advisor” ha stimato in circa 87 miliardi di dollari il mercato per le applicazioni commerciali dell’intelligenza artificiale nel 2022. Questo mercato sta crescendo molto rapidamente, e appare destinato a più che quadruplicare in pochi anni, superando i 400 miliardi di dollari annui nel 2027. Due aziende su tre pensano che l’IA aiuterà a migliorare la produttività.
Nel 2030 si prevede che un’auto su dieci sarà a guida autonoma
Alla fine del decennio in corso, la percentuale di automobili a guida autonoma in circolazione sulle strade degli Stati Uniti di America raggiungerà il 10%, secondo un’analisi pubblicata nell’aprile del 2023 dalla rivista americana online “Forbes Advisor”. Sempre secondo la stessa analisi, il mercato globale delle auto senza conducente passerà dai 20,3 miliardi di dollari del 2021 a 62,4 miliardi di dollari nel 2030.
La maggioranza delle aziende cinesi impiega già l’intelligenza artificiale
La Cina è all’avanguardia nel mondo nell’adozione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale: un’analisi pubblicata nell’aprile del 2023 dalla rivista americana online “Forbes Advisor” rivela che quasi sei su dieci (il 58%) li stanno già usando, mentre altri tre stanno considerando come integrarli nei flussi di lavoro. Negli Stati Uniti una su quattro (25%) usa già l’intelligenza artificiale mentre il 43% sta valutando le opzioni.
A che cosa serve l’intelligenza artificiale nella vita quotidiana?
La società di consulenza Accenture ha chiesto a un campione di consumatori in che modo utilizzano o prevedono di utilizzare in futuro l’intelligenza artificiale. Quasi uno su due (45%) l’apprezza per la possibilità di inviare risposte testuali a e-mail e messaggi via chat di amici e colleghi. Una percentuale poco inferiore (43%) per informazioni finanziarie, per pianificare viaggi (38%), o preparare un colloquio di assunzione (30%).
È iniziata una “nuova era” nell’interpretazione automatizzata dell’elettroencefalogramma
Gli sforzi per automatizzare l’interpretazione del tracciato dell’elettroencefalogramma potrebbero aver raggiunto un risultato “eccellente”, dopo anni di tentativi insoddisfacenti. È questo il giudizio dell’editoriale con cui la rivista “JAMA Neurology” ha commentato nel giugno 2023 la pubblicazione di uno studio sul sistema SCORE-AI (Standardized Computer-based Organized Reporting of EEG– Artificial Intelligence).
Un guanto robotico per reimparare a suonare dopo un ictus
La riabilitazione dopo un ictus è fondamentale per riprendere a camminare, parlare e recuperare l’autonomia. Per chi suona uno strumento, per professione o diletto, riprendere a fare musica è tanto importante e utile quanto è difficile. Ora un “guanto robot” gestito dall’IA, descritto nel giugno 2023 sulla rivista “Frontiers in Robotics and AI” si è dimostrato efficace nel semplificare il recupero della fluidità dei movimenti della mano.
L’IA è meglio del cardiologo per capire se è infarto
“Quando un paziente arriva in ospedale con dolore al petto ci chiediamo sempre se stia avendo un infarto. Sembra facile, ma quando l’elettrocardiogramma (ECG) non è chiaro servono fino a 24 ore per avere l’esito di altri test” ha spiegato il cardiologo Salah Al-Zaiti. Per questo ha testato l’IA, scoprendo che in molti casi interpreta l’ECG meglio degli specialisti, permettendo di avviare subito le terapie, e ne ha scritto su Nature Medicine.
Le tre intelligenze artificiali dei robot al servizio dell’uomo
Il successo dei robot di servizio (impiegati per esempio come camerieri nei ristoranti) dipenderà dallo sviluppo di diversi tipi di IA già in uso: IA meccanica – che secondo i ricercatori troverà largo impiego nei servizi a basso costo – IA intellettiva e IA emotiva, che rispondono meglio alle aspettative della clientela dei servizi di lusso. È questa la conclusione di una ricerca pubblicata nel 2022 sul Journal of Service Research.
La pandemia da Covid è stata un banco di prova per IA, robot e tecnologie digitali
In risposta alla minaccia del virus pandemico sono state impiegate nel mondo almeno 50 nuove tecnologie basate su IA, robotica e digitale: una ricerca pubblicata dalla Cambridge University Press del 2021 ha segnalato aspetti critici legati al costo e alla sicurezza (soprattutto per la robotica, non sempre adatta a muoversi nel contesto ospedaliero) e più in generale al rischio di violazioni delle normative sulla privacy dei dati sensibili.
Tra chi studia l’IA nel mondo accademico le donne sono un’esigua minoranza
Secondo il rapporto del 2019 dell’Istituto AI Now di New York che analizza la concentrazione di potere nel settore tecnologico, la presenza delle donne nello sviluppo dell’IA è limitatissima. Tra i relatori delle conferenze più importanti sull’intelligenza artificiale solo il 18% sono donne. Appena più numerose (20%) sono le donne che insegnano la disciplina in accademia. Questo fa sì che l’approccio alle questioni sia spesso poco equilibrato.
Il divario di genere nelle aziende tecnologiche è drammatico
Secondo il rapporto del 2019 dell’Istituto AI Now di New York che analizza la concentrazione di potere nel settore tecnologico, la presenza di donne nel personale al lavoro sull’IA nelle grandi aziende tecnologiche è quasi irrisoria: a Facebook non superava il 15 per cento, e addirittura all’interno di Google raggiungeva a stento il 10 per cento. Anche nell’impiego pratico dell’IA, il punto di vista femminile trova poco spazio.
L’UNESCO chiede una più stretta vigilanza sulle nuove tecnologie di IA
L’UNESCO segue da anni lo sviluppo delle nuove tecnologie, con l’aiuto di gruppi di esperti di ogni disciplina e di ogni area geografica. Nel giugno del 2023, l’UNESCO ha proposto uno strumento – chiamato Readiness Assesment, valutazione della preparazione – che aiuta a capire quali paesi sono più avanti nell’adozione, e nella capacità di governare consapevolmente, gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale.
Molto intelligente, molto bianco e molto occidentale
Gli algoritmi e i sistemi esperti in uso sono stati creati al di fuori dell’Africa. Manca la prospettiva dell’Africa e, di conseguenza, l’IA diffonde e amplifica i pregiudizi sull’Africa, spiega Delali Agbenyegah, che ha organizzato la conferenza Deep Learning Indaba del 2023 in Ghana. Attualmente, i dati relativi all’Africa compongono meno dell’un per cento dei set di dati che contribuiscono all’apprendimento automatico dei sistemi di IA.
L’IA sta fornendo un aiuto importante nella lotta all’antibioticoresistenza
La diffusione di batteri resistenti agli antibiotici preoccupa le autorità sanitarie di tutto il mondo. L’uso inappropriato sta infatti rendendo sempre più inefficaci anche i farmaci un tempo più utili. Ora una ricerca pubblicata su Nature Chemical Biology descrive un sistema basato sull’IA che ha individuato tra migliaia di molecole un candidato farmaco contro Acinetobacter Baumannii, uno dei batteri resistenti più pericolosi al mondo.
Per sconfiggere su nascere le future pandemie l’intelligenza artificiale è in prima fila nello sviluppo di vaccini
La Coalizione americana per le innovazioni utili contro le epidemie (CEPI, Coalition for Epidemic Preparedness Innovations) ha messo a disposizione del Methodist Research Institute di Houston (HMRI) circa 5 milioni di dollari per sviluppare sistemi intelligenti in grado di rispondere prontamente alla comparsa delle prossime minacce virali (chiamate Malattia X) con la formulazione di un vaccino efficace. Primi obiettivi, i virus Nipah e Lassa.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE: INTRODUZIONE – I FATTI – LE STORIE – I PROBLEMI – LE SFIDE
Questi testi sono stati prodotti dal progetto FOCS – Un format per la cittadinanza scientifica” (www.cittadinanzascientifica.it) per i materiali di un gioco di gruppo realizzato secondo la metodologia “PlayDecide”, scaricabile con le istruzioni dal sito https://playdecide.eu/it/playdecide-kits/168812.